Lombalgia

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Cos’è e come curare la lombalgia?

La lombalgia, comunemente chiamata “mal di schiena”.
Ecco un po’ di dati:

  • Colpisce il 50% della popolazione almeno una volta nel corso della vita
  • Compare dal 50% all’80% dei casi in età adulta con un livello di recidive del 50% e del 60%.
  • La più frequente (90% dei casi) tra le tipologie di lombalgia è quella di tipo meccanico (lombalgia comune).

Per la lombalgia, così come per la cervicalgia, il fattore responsabile è l’alterazione del rapporto tra carico/capacità di carico delle strutture che costituiscono il complesso funzionale lombare.

Studi scientifici condotti metodologicamente in modo corretto riguardo le cause hanno evidenziato che queste possono interessare non solo le strutture muscolo-scheletriche del tratto lombare, ma anche fattori di ordine comportamentale e psicosociale.

Il motivo per cui questi fattori possono coinvolgere e manifestarsi anche a livello corporeo è spiegabile attraverso un’osservazione della lombalgia dal punto di vista Bio-Psico-Sociale.
La lombalgia è considerata acuta fino al terzo mese dall’esordio e dopo questo periodo è ritenuta cronica.

La lombalgia cronica

Di particolare significato nelle forme croniche è il processo di memorizzazione del dolore da parte del sistema nervoso centrale (cervello), poiché conferma quanto sia importante considerare la lombalgia cronica un problema che coinvolge in modo globale la persona che ne soffre e di quanto sia riduzionistico limitarlo al solo distretto corporeo in cui si manifesta. Per questi motivi la fisioterapia potrà essere il più possibile specifica per ogni singolo caso se si rifà ad un Approccio Riabilitativo Centrato Sulla Persona.

Fisioterapia Riabilitativa Per Lombalgia

Le tipologie di lombalgie sono:

  • 90% dei casi lombalgia di tipo meccanico regionale (Lombalgia Comune) ossia circoscritta alla regione lombare che è la sede del dolore.
  • 10% (Lombalgie Specifiche) riguarda le lombalgie con irradiazione agli arti inferiori quali lombosciatalgie (7%) e quelle con cause di tipo non meccanico come le infezioni, le neoplasie, le spondiloartrite (1%) e le patologie viscerali (1-2%).

In tutti questi casi il dolore deriva da un’alterazione del rapporto tra carico e capacità di carico ovvero del rapporto tra la qualità e la quantità degli sforzi richiesti alle strutture dell’apparato muscolo-scheletrico e le capacità funzionali dello stesso per poterli sostenere.

L’alterazione di questo rapporto è dovuta alla riduzione o perdita di capacità di adattamento del tratto lombare alle richieste funzionali alle quali è sottoposto.
Questo può dipendere da un carico eccessivo al quale è sottoposta la struttura lombare, oppure da una insufficiente capacità di carico delle strutture lombari di sostenere tale lavoro, anche se il carico richiesto rientra tra le attività della vita quotidiana.

La causa può essere la presenza di una patologia oppure, in assenza di questa, la presenza di una disfunzione delle strutture muscolo-scheletriche.
Nei casi di lombalgia il compito della fisioterapia con finalità riabilitative è:

  • Avere un’azione sinergica sulla terapia messa in atto per cessare il dolore
  • Prevenire le recidive
  • Evitare la cronicizzazione

In funzione dello stato della lombalgia (acuta – semiacuta o cronica), il fisioterapista elabora uno specifico programma fisioterapico con finalità riabilitative.

Il programma fisioterapico

Nella fase acuta possono essere necessari dei farmaci prescritti esclusivamente dal medico per superare la fase infiammatoria e dolorosa. Tuttavia il dolore lombare nella maggioranza dei casi regredisce e scompare spontaneamente, purché cessi la causa scatenante. Questo non significa che la fisioterapia sia inutile, perché studi scientifici hanno dimostrato che è possibile ridurre la durata della fase dolorosa, le probabilità recidive e la cronicizzazione attraverso uno specifico intervento fisioterapico con finalità riabilitative.
Riprendendo il rapporto carico/capacità di carico, il compito della fisioterapia è quello di recuperare il massimo delle capacità di carico possibile, compatibilmente con le condizioni del paziente.
La figura sanitaria giuridicamente autorizzata per praticare la fisioterapia è il fisioterapista, il quale ha molti strumenti a sua disposizione per agire in due direzioni che sono tra loro inscindibili e complementari:

  • Azioni rivolte alle strutture coinvolte nella Lombalgia: fisioterapia puramente detta, costituita dalla terapia manuale, dagli esercizi terapeutici (fisiokinesiterapia) e dalle apparecchiature elettromedicali per intervenire direttamente sulle strutture coinvolte nella Lombalgia.
  • Azioni rivolte alla persona per la costruzione dell’autogestione: è la capacità da parte del paziente di autogestire la propria lombalgia. In ambito riabilitativo è definita “educazionale” ed è svolta dal fisioterapista il quale comunica al paziente tutte le informazioni necessarie per renderlo partecipe e attivo attraverso l’acquisizione di adeguati comportamenti.

Inoltre in rapporto alle specifiche condizioni fisiche e attività della vita quotidiana di ogni singolo paziente, il fisioterapista dà le informazioni utili sia per evitare sovraccarichi delle strutture del lombare cervicale, sia per praticare gli esercizi terapeutici di mantenimento, oltre alle norme posturali ed educative al fine di ridurre le possibilità di recidive e di mantenere nel tempo i risultati positivi ottenuti durante la terapia.

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