Cos’è e come curare la cervicalgia?
La cervicalgia è il dolore al tratto cervicale della colonna vertebrale (cervicalgia) e rappresenta un disordine dell’apparato muscolo-scheletrico tra i più diffusi nella popolazione (circa due terzi ne soffrono nella loro vita), ed è causa di un notevole costo economico in termini di assenza di lavoro e cure assistenziali.
Per la cervicalgia, così come per la lombalgia, il fattore responsabile è l’alterazione del rapporto tra carico e capacità di carico delle strutture che costituiscono il tratto cervicale.
Le cause della cervicalgia
Studi scientifici condotti metodologicamente in modo corretto evidenziato che la cervicalgia può interessare non solo le strutture muscolo-scheletriche del tratto cervicale, ma anche fattori di ordine comportamentale e psicosociale.
Il motivo per cui questi fattori possono coinvolgere e manifestarsi, anche, a livello corporeo è spiegabile attraverso un’osservazione della cervicalgia dal punto di vista bio-psico-sociale.
Cervicalgia: Cause e Terapie
I fattori comportamentali di rischio all’insorgenza della cervicalgia sono quelli che sottopongono le strutture anatomiche del tratto cervicale, in particolare le articolazioni tra vertebra e vertebra (articolazioni rizoapofisiarie), ad una quantità e qualità di lavoro superiore alle loro capacità di adattamento. La conseguenza è un’alterazione funzionale che si traduce in dolore al collo.
I fattori psico-sociali di rischio all’insorgenza della cervicalgia più frequenti possono essere:
- lutto
- divorzio
- inabilità al lavoro per malattia
- percezione negativa del proprio stato di salute
- stato di disoccupazione
- diminuzione di “vitalità” intesa come livello di partecipazione alla vita sociale
- numero di maternità superiore a tre.
Ovvero tutte quelle situazioni in cui la dimensione psicologica è sottoposta ad uno stress importanti.
Compito della fisioterapia è:
- Avere un’azione sinergica con la terapia medica in atto per cessare il dolore
- Prevenire le recidive
- Evitare la cronicizzazione.
In funzione allo stato della cervicalgia (acuta- subacuta o cronica) il fisioterapista elabora un programma fisioterapico con finalità riabilitative specifico per ogni singolo caso.
Studi scientifici hanno evidenziato come la fisioterapia possa ridurre le recidive e contrastare la cronicizzazione.
Riprendendo il concetto del rapporto carico/capacità di carico, il compito della fisioterapia è quello di recuperare il massimo delle capacità di carico possibile, compatibilmente con le condizioni del paziente.
La figura sanitaria giuridicamente autorizzata a praticare la fisioterapia, è il fisioterapista il quale ha molti strumenti a sua disposizione per agire in due direzioni che sono tra loro inscindibili e complementari:
- Azione rivolta alle strutture coinvolte nella cervicalgia è la fisioterapia propriamente detta costituita dalla terapia manuale, dagli esercizi terapeutici (fisiokinesiterapia) e dalle apparecchiature elettromedicali per intervenire direttamente sulle strutture coinvolte nella cervicalgia.
- Azione rivolta alla persona per la costruzione dell’auto-gestione è la capacità da parte del paziente di autogestire la propria cervicalgia. In ambito riabilitativo è definita “educazionale” ed è svolta dal fisioterapista il quale comunica al paziente tutte le informazioni necessarie per renderlo partecipe e attivo attraverso l’acquisizione di adeguati comportamenti.
Inoltre in rapporto alle specifiche condizioni fisiche e attività della vita quotidiana di ogni singolo paziente, il fisioterapista dà le informazioni utili sia per evitare sovraccarichi delle strutture del tratto cervicale, sia per praticare gli esercizi terapeutici di mantenimento, oltre alle norme posturali ed educative al fine di ridurre le possibilità di recidive e di mantenere nel tempo i risultati positivi ottenuti durante la terapia.